Spese edili: come accedere al super bonus 110%?

Spese edili: come accedere al super bonus 110%?

Le novità del Decreto Rilancio in termini di Ecobonus ordinario, bonus ristrutturazioni e bonus facciate, tutte racchiuse e debitamente approfondite in una apposita guida al super bonus 110% pubblicata proprio nel fine settimana appena messo alle spalle dall’Agenzia delle Entrate.

Oltre ad ecobonus e sisma bonus, il decreto ha introdotto per le detrazioni ordinarie sui lavori in casa, un duplice strumento di cessione del credito e dello sconto in fattura: per i lavori effettuati nel 2020 e nel 2021, il contribuente avrà la possibilità di poter monetizzare subito il bonus IRPEF senza attendere un periodo che va dai cinque ai dieci anni.

La cessione del credito e lo sconto in fattura non si applicano quindi solo al super bonus del 110%, ma anche a:

  • Lavori di recupero del patrimonio edilizio (manutenzione straordinaria, restauro, risanamento ecc)
  • Lavori di riqualificazione energetica rientranti nell’ecobonus ordinario (sostituzione impianti di riscaldamento, infissi, riduzione rischio antisismico)
  • Adozione di misure antisismiche rientranti nel sisma bonus
  • Recupero e/o restauro della facciata (incluse le operazioni di pulitura e tinteggiatura esterna)

Anche per i lavori rientranti nel bonus ristrutturazioni del 50%, nella detrazione per il risparmio energetico del 65, così come per il nuovo bonus facciate del 90%, il contribuente potrà optare per la cessione del credito e la richiesta di sconto in fattura.

A restarne fuori rimane il solo il bonus mobili.

Documenti e certificazioni

La documentazione necessaria per ottenere il visto di conformità deve essere rilasciata da dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro i quali devono verificare la presenza o meno delle dovute attestazioni.

Oltre a queste categorie di lavoratori, la trasmissione telematica delle dichiarazioni potrà essere rilasciata anche dai responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF. I professionisti o tecnici abilitati, avranno invece il compito di rilasciare l’asseverazione al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori.

In particolare:

  • Il tecnico abilitato rilascia l’asseverazione per quanto concerne l’Ecobonus, questo documento serve a dimostrare la conformità ai requisiti tecnici richiesti e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati;
  • I professionisti rilasciano l’asseverazione per quanto concerne il Sismabonus, questa è utile a dimostrare l’efficacia degli interventi, in base alle disposizioni ministeriali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

Per quanto riguarda l’Ecobonus, a breve termine sarà deliberato un apposito decreto sulla congruità dei prezzi, una congruità determinata a con riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio.

Eventuali attestazioni e asseverazioni infedeli, saranno punite con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 15mila per ciascun documento ritenuto mendace.

Lavori trainanti: significato e utilità

L’agevolazione, che consente di detrarre l’intero importo della spesa sostenuta, con un beneficio aggiuntivo del 10%, si applica non solo ai lavori espressamente indicati nel decreto Rilancio, ma a tutti quelli di riqualificazione energetica qualora abbinati a quelli trainanti.

Per lavori trainanti si intende tutto l’elenco delle spese contenute all’interno del decreto per le quali è possibile accedere all’ecobonus del 110% dal 1° luglio 2020 fino alla fine del 2021. Si tratta di lavori di:

  • Lavori di isolamento termico degli edifici con un’incidenza pari almeno al 25% della superficie;
  • Lavori di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione in condominio con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica
  • Interventi su edifici singoli e villette per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore
  • Lavori di adeguamento antisismico

Questi i lavori che spalancano le porte alla riqualificazione completa dell’immobile con l’ecobonus del 110%, secondo però specifici limiti di spesa.

Vi è però anche un secondo elenco, quello dei lavori ammessi poiché collegati a quelli trainanti: se abbinati a lavori di isolamento termico o di sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione, possono rientrare nell’ecobonus del 110% le spese di:

  • sostituzione di serramenti ed infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione di classe A;
  • lavori di riqualificazione globale dell’edificio, secondo i requisiti specifici disponibili sul sito ENEA.

Tag: Ecobonus, Sismabonus, Spese edili, Super bonus 100%